La diffida per appropriazione indebita è un atto formale con cui il titolare del diritto o la parte lesa intima a un soggetto di cessare una condotta consistente nella sottrazione o nella trattenuta ingiustificata di somme, beni o documenti e richiede la loro immediata restituzione o il risarcimento del danno. Ha una funzione preventiva e probatoria: serve a mettere in mora la controparte, a fissare un termine per l’adempimento e a preservare elementi di prova utili sia in sede civile che penale, qualora si renda necessaria un’azione giudiziaria o una denuncia all’Autorità Giudiziaria per il reato di appropriazione indebita disciplinato dall’art. 646 c.p.
Come scrivere una Diffida per appropriazione indebita
Scrivere una diffida efficace richiede attenzione ai fatti, precisione nella descrizione degli eventi e una corretta esposizione delle conseguenze giuridiche. È importante iniziare l’atto con l’indicazione completa del mittente e del destinatario, includendo nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza e codice fiscale nel caso di persone fisiche, o la ragione sociale, la sede e i dati fiscali per le società.
Dopo l’intestazione si passa a una ricostruzione cronologica e sintetica dei fatti: bisogna indicare la data o le date in cui è avvenuta la consegna dei beni o delle somme, la natura del titolo che giustificava la consegna (prestito, deposito, conto fiduciario, anticipo, ecc.), e ogni comunicazione intercorsa in precedenza tra le parti.
Occorre descrivere in modo circostanziato l’oggetto dell’appropriazione, specificando quantità, valori, descrizione dei beni o estremi documentali, e, se possibile, allegare documenti che ne comprovino l’esistenza e la titolarità, come ricevute, fatture, estratti conto o contratti.
La diffida deve poi qualificare giuridicamente la condotta denunciata: richiamare la norma penale pertinente, l’art. 646 c.p., aiuta a chiarire che la trattenuta senza titolo può integrare il reato di appropriazione indebita, ma è utile anche ricordare gli aspetti di responsabilità civile e la possibile richiesta di risarcimento del danno.
È consigliabile quantificare, almeno provvisoriamente, il danno subito indicando l’importo richiesto a titolo di restituzione o risarcimento, e precisare la modalità di adempimento accettata (restituzione in natura, bonifico bancario con IBAN indicato, riconsegna presso una sede, ecc.).
Fondamentale è stabilire un termine per l’adempimento, espresso in giorni dalla ricezione della diffida, con indicazione della data finale: un termine chiaro e ragionevole consente di dimostrare la messa in mora e abilita il ricorrente ad agire giudizialmente in caso di inerzia.
La diffida dovrebbe contenere anche la dichiarazione di volontà di adire le vie legali in assenza di adempimento, precisando le azioni che si intendono intraprendere, come la richiesta di risarcimento danni in sede civile, la presentazione di querela o denuncia per il reato di appropriazione indebita, e la richiesta di rimborso delle spese legali e degli oneri giudiziari.
Dal punto di vista formale è indispensabile la sottoscrizione del mittente e l’indicazione di luogo e data; quando si rappresenta una società, la firma deve essere quella del legale rappresentante o di un delegato con i poteri idonei, seguita eventualmente dalla indicazione della carica.
Si deve valutare con attenzione il mezzo di notifica: la consegna a mano con ricevuta, la raccomandata con avviso di ricevimento e, soprattutto per le comunicazioni ai fini processuali, la Posta Elettronica Certificata (PEC) che consente di dimostrare l’avvenuta consegna e il contenuto.
La diffida può essere integrata da una richiesta di documentazione comprovante l’utilizzo o la movimentazione dei beni o delle somme, quale ulteriore elemento probatorio utile in sede contabile e giudiziaria. È opportuno allegare alla diffida copia dei documenti che si richiamano nel testo e indicare espressamente che eventuali false dichiarazioni o la mancata restituzione non escludono l’adozione di misure cautelari o conservatorie, come il sequestro conservativo o l’azione giudiziale per il recupero coattivo della somma.
Nell’impostare il linguaggio bisogna mantenere toni formali e tecnici evitando espressioni diffamatorie o minacciose: la diffida è un atto comunicativo che deve preservare la serietà della posizione del mittente e offrire elementi utili al giudice in caso di contestazione.
Un buon testo, oltre a contenere gli elementi essenziali di fatto e diritto, si preoccupa di prevedere modalità alternative di composizione, come la proposta di un piano di rientro scritto e sottoscritto dalle parti, qualora la restituzione immediata risultasse impraticabile.
Prima dell’invio è consigliabile verificare la sussistenza di eventuali prescrizioni o decadenze relative alla pretesa, e, se necessario, ottenere una consulenza legale per calibrare la richiesta di risarcimento, la formulazione delle intimazioni e la strategia processuale conseguente. Infine, conservare copia della diffida e delle modalità di invio è fondamentale per la tutela del diritto: la prova della comunicazione e dei termini concessi costituisce un elemento chiave per ottenere provvedimenti favorevoli in sede civile e per fondare eventualmente la denuncia penale per appropriazione indebita.
Esempio lettera di Diffida per appropriazione indebita
Diffida per restituzione immediata di somme / beni (modello base)
Oggetto: Diffida ad adempiere per appropriazione indebita
Spett.le Sig./Sig.ra ___________
Il/La sottoscritto/a ___________, nato/a a ___________ il ___________, residente in ___________ (C.F. ___________), in qualità di proprietario/creditore di ___________,
premesso che:
- in data ___________ Lei ha ricevuto/consegnato a titolo di ___________ la somma/il bene pari a ___________ (descrizione: ___________);
- nonostante ripetute richieste verbali e/o scritte in data/e ___________, la suddetta somma/beni non sono stati restituiti;
- tali comportamenti configurano ipotesi di appropriazione indebita ai sensi dell’art. 646 c.p. e determinano altresì responsabilità civile per il risarcimento del danno.
Con la presente, in via formale e senza ulteriore comunicazione, La diffido a:
- provvedere alla restituzione integrale della somma/beni indicati entro e non oltre il termine di ___________ giorni dalla ricezione della presente, ossia entro il ___________;
- effettuare il pagamento/restauro/consegna presso ___________ oppure mediante bonifico sul conto corrente IBAN ___________ intestato a ___________.
In difetto di ottemperanza entro il termine suddetto, farò valere i miei diritti nelle sedi giudiziarie competenti, con richiesta di risarcimento danni, interessi e spese legali, e con denuncia all’Autorità Giudiziaria per i reati eventualmente configurabili.
Distinti saluti,
Luogo e data: ___________
 Firma: ___________
 Recapito: ___________
Diffida con richiesta risarcimento e ingiunzione di consegna documentazione
Oggetto: Diffida ad adempiere e richiesta risarcimento per appropriazione indebita
Spett.le Sig./Sig.ra ___________
Il/La sottoscritto/a ___________, nato/a a ___________ il ___________, residente in ___________ (C.F. ___________),
PREMESSO CHE:
- in data ___________ Le è stato consegnato il seguente bene/documento/somma: ___________;
- tale bene/documento/somma non è stato restituito ed è tuttora trattenuto senza giustificato motivo;
- la trattenuta costituisce appropriazione indebita ai sensi dell’art. 646 c.p. e ha cagionato danni economici quantificabili in € ___________ oltre interessi e spese;
- allo stato attuale il sottoscritto richiede altresì la documentazione comprovante l’uso/movimento del bene/somma (es. ricevute, estratti conto, note spese) entro il termine indicato.
Con la presente La diffido formalmente a:
- restituire immediatamente il bene/documento/somma sopra indicato entro e non oltre ___________ giorni dalla ricezione della presente (termine: ___________);
- fornire copia della documentazione relativa all’utilizzo/movimento entro il medesimo termine;
- provvedere al pagamento della somma di € ___________ a titolo di risarcimento provvisorio, mediante bonifico su IBAN ___________ intestato a ___________.
In mancanza di adempimento sarò costretto/a ad adire le vie legali per ottenere la restituzione, il risarcimento del danno, nonché la denuncia per il reato di appropriazione indebita, con conseguente richiesta di rifusione delle spese legali e degli oneri di giudizio.
Distinti saluti,
Luogo e data: ___________
 Firma: ___________
 Recapito: ___________
Diffida per appropriazione indebita da parte di dipendente/consulente
Oggetto: Diffida e messa in mora per appropriazione indebita
Spett.le Sig./Sig.ra ___________ (dipendente/consulente)
La società ___________, con sede legale in ___________ (P.IVA/C.F. ___________), legalmente rappresentata dal/la sig./sig.ra ___________,
PREMESSO CHE:
- il/la dipendente/consulente in data/e ___________ ha avuto accesso a fondi/beni/documenti aziendali identificati come ___________;
- detti fondi/beni/documenti non risultano più reperibili o risultano utilizzati per finalità non autorizzate;
- tali fatti integrano presunte condotte di appropriazione indebita ai sensi dell’art. 646 c.p. e comportano responsabilità disciplinari e risarcitorie.
Si diffida il/la Sig./Sig.ra ___________ a:
- ricondurre alla disponibilità della società i beni/fondi/documenti entro e non oltre ___________ giorni dalla ricezione della presente (termine: ___________);
- fornire dettagliata rendicontazione e copia di ogni documento contabile o transazione relativa all’oggetto della presente entro il medesimo termine;
- provvedere al versamento a titolo di indennizzo provvisorio dell’importo di € ___________ sul conto corrente IBAN ___________ intestato a ___________ (se applicabile).
In assenza di ottemperanza, la società procederà con la richiesta di risarcimento danni in sede civile, l’avvio del procedimento disciplinare e la denuncia all’Autorità Giudiziaria per i reati del caso.
Distinti saluti,
Luogo e data: ___________
 Firma per la società: ___________
 Recapito: ___________
Diffida per appropriazione indebita tra soci/condomini (modello specifico)
Oggetto: Diffida per appropriazione indebita e richiesta di chiarimenti
Spett.le Sig./Sig.ra ___________ (socio/condomino)
Il/La sottoscritto/a ___________, in qualità di socio/condomino presso ___________ con sede/indirizzo ___________,
Visto che:
- è emersa la sottrazione/appropriazione di somme/beni comuni pari a ___________ risalente al periodo ___________;
- tale comportamento appare ingiustificato e lesivo degli interessi comuni, configurando possibili profili di appropriazione indebita ai sensi dell’art. 646 c.p.;
- è necessario ottenere chiarimenti e la immediata disponibilità dei beni/somme sottratte.
Con la presente La diffido a:
- comunicare entro e non oltre ___________ giorni dalla ricezione della presente la sua versione dei fatti e produrre ogni documentazione utile (ricevute, estratti conto, verbali) entro il termine indicato;
- restituire le somme/beni pari a € ___________ o provvedere al loro reintegro entro il termine di ___________ giorni (termine: ___________);
- eventualmente concordare, entro il stesso termine, un piano di rientro scritto e sottoscritto tra le parti.
In difetto, si provvederà a tutelare i diritti del sottoscritto nelle opportune sedi civili e penali, richiedendo anche le somme dovute a titolo di risarcimento danni e le spese legali.
Distinti saluti,
Luogo e data: ___________
 Firma: ___________
 Recapito: ___________
Diffida generica per appropriazione indebita (modello pronto)
Oggetto: Diffida ad adempiere per appropriazione indebita
Alla cortese attenzione di: ___________
Il/La sottoscritto/a ___________, nato/a a ___________ il ___________, residente in ___________ (C.F. ___________),
considerato che:
- è stata constatata l’appropriazione/non restituzione del seguente bene/somma/documento: ___________;
- tale comportamento è avvenuto in data/e ___________ e non è stato giustificato alla data odierna;
- l’appropriazione integra fatti rilevanti sotto il profilo civile e penale (art. 646 c.p.).
Con la presente La diffido e intimo a:
- restituire/porre rimedio alla situazione entro e non oltre ___________ giorni dalla ricezione della presente (termine: ___________);
- provvedere al pagamento della somma di € ___________ a titolo di risarcimento provvisorio, ove applicabile;
- inviare formale comunicazione di avvenuto adempimento al seguente indirizzo/PEC: ___________ entro il medesimo termine.
Resta inteso che, in caso di mancato adempimento, si procederà senza ulteriore preavviso all’esercizio di ogni azione giudiziaria e amministrativa necessaria al recupero dei diritti, con richiesta di risarcimento danni e rimborso delle spese sostenute.
Distinti saluti,
Luogo e data: ___________
 Firma: ___________
 Recapito: ___________
Fac simile lettera di Diffida per appropriazione indebita Word
Il fac simile in formato Word contiene modelli editabili e pronti all’uso per diverse ipotesi di appropriazione indebita: modello base per la richiesta di restituzione, versione con richiesta di risarcimento e acquisizione di documentazione, modello dedicato a rapporti di lavoro o consulenza, nonché varianti specifiche per soci e condomini.
Il file è pensato per essere personalizzato inserendo i dati del mittente, del destinatario, le date, gli importi e la modalità di pagamento o restituzione desiderata; è consigliabile adattare il testo in funzione delle circostanze e, se necessario, chiedere verifica legale prima dell’invio.