In questa guida spieghiamo in cosa consiste la raccomandata indescritta e quale risulta essere il significato dei codici.
A molti sarà capitato di trovare nella buca delle lettere un avviso di Poste Italiane, con sopra la scritta RI. La dicitura significa Raccomandata Indescritta. Non è possibile chiaramente conoscere da subito il contenuto esatto a cui rimanda la raccomandata, perché per saperlo è necessario recarsi all’ufficio postale indicato nell’orario del giorno segnalato. Risulta essere questa la finalità dell’avviso, quella di avvertire, appunto, il destinatario, che non è stata possibile la consegna di una busta e che, pertanto, si sollecita lo stesso a recarsi presso l’ufficio postale per il ritiro. Le ragioni del mancato recapito possono essere diverse, non eravamo in casa, quando è passato il postino, oppure non abbiamo fatto in tempo a aprire o non abbiamo sentito il campanello o ancora non eravamo in grado di rispondere. In questi casi, una volta scoperto che nella buca vi è l’avviso per una raccomandata, tendiamo a restare in attesa, specie se la data a partire dalla quale è possibile effettuare il ritiro alle Poste sia qualche giorno dopo, magari perché vi è il fine settimana. A seconda del colore dell’avviso è possibile, però, sapere approssimativamente quale tipo di comunicazione dobbiamo attenderci.
Il colore può essere, infatti, bianco, giallo o verde. Vi diciamo subito che se si tratta di avviso bianco o giallo, la comunicazione che ci attende non è preoccupante. Si tratta semplicemente di ritirare una lettera, un pacco o anche una comunicazione relativa all’esito di un concorso per la Polizia di Stato, la Guardia Forestale, così come anche di riunioni condominiali.
Diverso il caso, invece, in cui l’avviso sia di colore verde, perché si tratterebbe di una notifica di tipo giudiziario, come la comunicazione di una multa per eccesso di velocità alla guida, ma anche una citazione in tribunale o di altri enti. Risulta essere evidente che si consiglia in questi casi di recarsi all’ufficio postale alla prima occasione possibile, visto che la perdita di tempo potrebbe risultare a volte dannosa ai fini della tutela dei propri diritti. Esiste, infatti, una convinzione diffusa e totalmente infondata tra gli italiani, ovvero che l’evitare di aprire al postino per non farsi recapitare una multa sia efficace quanto meno a ritardare i tempi del pagamento. Niente di più sbagliato. Le comunicazioni rimaste non ritirate all’ufficio postale per almeno un mese tornano indietro, ovvero al mittente, e si intendono ugualmente recapitate al destinatario alla data in cui il postino ha lasciato l’avviso.
Dunque, non solo non si evitano le conseguenze pecuniarie o di natura magari anche più grave, relative al contenuto della raccomandata, ma si rischia di perdere tempo prezioso per fare valere i propri diritti, come per fare ricorso davanti al Giudice di Pace territorialmente competente per contestare una multa. Anche se si è consapevoli prima di ricevere l’avviso verde che si è passati in una certa data e in un dato luogo a velocità superiore ai limiti consentiti dinnanzi all’autovelox, è bene lo stesso precipitarsi al più presto a ritirare la comunicazione, perché in molti casi le sanzioni vengono annullate o sono da considerarsi nulle per vizi formali. Ma se non avviene la contestazione entro i termini previsti dalle norme, si decade dai propri diritti e si subisce una perdita pecuniaria anche evitabile.
Vediamo cosa fare una volta che si ha l’avviso in mano. Bisogna presentarsi all’ufficio postale indicato, dalla data e negli orari di apertura evidenziati nella comunicazione, muniti di un documento di riconoscimento. Nel caso in cui non sia possibile recarsi in prima persona, perché di giorno si lavora e gli orari di apertura delle Poste coincidono con quelle in cui si è occupati, basta effettuare nell’apposito spazio una delega, indicando nome e cognome del delegato, firmando la delega stessa e allegandovi un documento di riconoscimento. Il delegato si presenterà munito dell’avviso compilato, oltre che di un suo documento d’identità e a quel punto potrà ritirare la busta o il plico per conto del delegante. In assenza di delega la consegna risulta impossibile da effettuare.
Non solo il colore, anche i numeri possono fornirci indicazioni preziose sul contenuto della raccomandata. Se la prima cifra del codice è 1, si tratta di una semplice comunicazione tra privati, aziende comprese.
Se è 6, si tratta di una comunicazione inviata da un ente pubblico. Nel dettaglio, il codice 670 corrispondere a una cartella esattoriale di Equitalia, i codici 608 e 609 sono relativi a comunicazioni di enti pubblici come Agenzia delle Entrate, i codici 75, 76, 77 e 78 fanno riferimento, invece, a un atto giudiziario, mentre 050 e 056 a una raccomandata veloce e 12, 13 e 14 a una semplice.
Per gli atti giudiziari, la giacenza è di 180 giorni, mentre risulta essere di trenta giorni per tutti gli altri codici.